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Laurea triennale
 

Per diventare infermieri bisogna frequentare un corso universitario di laurea triennale. La formazione è strutturata tenendo conto della crescente complessità dei pazienti assistiti e dell'evoluzione dei trattamenti (sia in ospedale che sul territorio), nella prospettiva di rendere la persona presa in carico o il familiare il più possibile autonomi.

Ogni università può introdurre nel proprio ordinamento didattico delle variazioni, fino a un terzo del programma definito dalla normativa nazionale (Dl 2 aprile 2001; Determinazione delle classi delle lauree delle professioni sanitarie. Allegato I. Obiettivi formativi qualificanti). Tali variazioni consistono nell'introduzione o sottrazione di alcune materie all'interno dei vari settori scientifico-disciplinari, in rapporto alle esigenze sanitarie e di mercato di carattere locale e all'organizzazione del curriculum individuale.

Questa possibilità consente di avere curricula personalizzati e sempre più rispondenti alle esigenze e ai problemi locali e del Servizio sanitario nazionale.

L'infermiere partecipa all'identificazione dei bisogni di salute della persona e collettività e formula i relativi obiettivi; pianifica, gestisce e valuta l'intervento assistenziale infermieristico; garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; agisce sia individualmente che in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali, avvalendosi, ove necessario, dell'opera del personale di supporto.

L’infermiere svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell'assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale; contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo allo specifico profilo professionale e alla ricerca.

Conseguita la laurea, gli infermieri possono proseguire la formazione iscrivendosi a un corso di master di primo livello (o frequentando altre iniziative di formazione permanente) oppure possono iscriversi alla laurea magistrale (specialistica).

 
Laurea magistrale
 
La laurea magistrale in Scienze infermieristiche deve fornire le basi per sviluppare a livello elevato, e in più contesti clinico-assistenziali, la capacità di analizzare i bisogni, pianificare, progettare e gestire interventi, valutare e fare ricerca (per una descrizione dettagliata delle competenze dell'infermiere con laurea specialistica si rimanda all'Allegato I - Decreto 2 aprile 2001, allegato I/S. Classe delle lauree specialistiche nelle Scienze infermieristiche e ostetriche).
La continua evoluzione del Servizio sanitario nazionale e i cambiamenti nei contenuti delle cure rendono molto ampia la gamma di posizioni (e competenze) dell'infermiere con laurea specialistica: dalla direzione del Servizio aziendale di assistenza infermieristica, al coordinamento di un dipartimento o unità complessa, o di una équipe, al case management, al coordinamento dell'aggiornamento del personale e della formazione permanente, al ruolo di formatore, di docente e di tutor.
Occupare queste posizioni richiede il possesso di competenze trasversali (oltre che di conoscenze specifiche) e la capacità di applicarle a diversi contesti.
Ogni università potrà quindi costruire dei curricula che comprendono l'area clinica, gestionale o didattica, ma nello stesso tempo che possono anche sviluppare o privilegiare una di queste aree.
Il Dm 270/04 ha modificato la denominazione di corso di Laurea specialistica in "corso di Laurea magistrale".
 
Master
 
Il percorso formativo post base che un infermiere può intraprendere è flessibile e può svilupparsi nel corso dell'intera vita professionale, anche a tappe (i master e i corsi di perfezionamento sono strutturati in moduli).
I master sono di primo livello (dopo la Laurea di base) e di secondo livello (dopo la Laurea specialistica). Consentono di acquisire crediti formativi universitari (si ricorda che un master prevede l'acquisizione di 60 crediti, equivalente a 1.500 ore) e possono essere ad orientamento clinico, organizzativo, didattico/formativo o di ricerca.
 

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